Convegno “Il mare di Palermo”. Scoma (AMG Energia): “Migliorare l’attrattività della città a partire dai servizi e dalla sinergia fra le sue storiche partecipate”

Notizie (data pubblicazione 19 Dicembre 2024)
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Migliorare l’attrattività della città a partire dai servizi e dalla possibilità che le sue storiche aziende partecipate dal Comune facciano rete e si muovano in una logica di sistema. È il tema che ha sviluppato il presidente di AMG Energia, Francesco Scoma, intervenendo al convegno “Il mare di Palermo”, organizzato dall’European Culture University in collaborazione con l’assessorato al Turismo del Comune di Palermo presso il Cruise Terminal, dedicato alle opportunità per la città legate alla risorsa del mare.   

“Per intercettare le opportunità della transizione energetica in corso – ha detto il presidente di AMG Energia, Scoma – per trasformarle in opportunità, in strumento per superare la criticità infrastrutturale e di frammentazione di cui soffre purtroppo la nostra città, per darle attrattività in termini di servizi, comfort e qualità, la sfida da affrontare inizia proprio dalla necessità di sperimentare nuove ed inedite forme di collaborazione e sinergia fra le forze del territorio a partire dalle utility votate al servizio pubblico locale, che fanno parte del tessuto economico cittadino e sono parte centrale dell’amministrazione comunale”.

Il presidente Scoma ha poi ricordato l’impegno della società partecipata sul fronte dell’innovazione energetica e della sostenibilità: AMG Energia sta proseguendo gli studi  – in collaborazione con UNIPA e CNR Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia (ITAE) – sulle concrete possibilità di produzione, trasporto e applicazioni dell’idrogeno in contesti urbani, con particolare riferimento al possibile utilizzo dell’infrastruttura di rete di distribuzione di gas naturale (900 km di condotte, 160.000 pdr), nonché per lo sviluppo di nuove attività aziendali finalizzate all’efficienza energetica. “Su questo tema ospiteremo a breve due stage formativi nell’ambito di un master di secondo livello sull’idrogeno – conclude Scoma – Crediamo nell’alta formazione specialistica che è poi il tema cruciale della transizione energetica e cioè lo scarto tra domanda e offerta di competenze adeguate richieste dalla sostenibilità”.

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